WordPress developer, la scelta dello sviluppatore di template e plugin

Un sarto che osserva una stoffa
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Quando si lavora con WordPress, si scopre presto che la vera forza della piattaforma non è solo la sua popolarità, ma la possibilità di adattarla completamente alle proprie esigenze con temi e plugin già esistenti o da sviluppare. Che si tratti di un piccolo blog o di un sito aziendale complesso, tutto può essere modellato.

Perché è limitativo focalizzarsi solo sulle funzionalità?

Come sviluppatore, so bene quanto sia importante andare oltre le soluzioni standard e creare qualcosa che risponda esattamente a ciò di cui un progetto ha bisogno.
Sviluppare template e plugin ad hoc per molti significa semplicemente migliorare l’aspetto e, magari se si è fortunati, integrare delle nuove funzionalità nel sito, ma per me significa garantire prestazioni più ottimizzate, una maggiore sicurezza e soprattutto inserire il tutto attorno a funzionalità totalmente aderenti alle proprie necessità, anziché usare plugin multifunzionali per poi sfruttare una sola delle tante opzioni tra quelle offerte.

Cosa fa un developer WordPress

Il ruolo di un developer WordPress ovviamente non si limita alla semplice installazione e configurazione di temi e plugin già pronti.
Ogni sito web ha esigenze uniche e affidarsi esclusivamente a soluzioni preconfezionate può diventare un limite proprio nelle funzionalità ricercate, ma soprattutto può diventare un serio problema di performance e sicurezza.

Personalizzare WordPress significa andare oltre: significa costruire un sistema che si adatti perfettamente al progetto, senza dover scendere a compromessi su aspetti che magari non sono neppure percepiti in un primo momento.

Da un lato, ci sono i template: non solo definiscono l’aspetto estetico del sito, ma stabiliscono anche l’intera esperienza utente, influenzando velocità e accessibilità.
Dall’altro lato, ci sono i plugin, che estendono le funzionalità del sito.

Come sviluppatore l’obiettivo è creare strumenti personalizzati che rispondano esattamente alle necessità di chi utilizza il sito, senza il peso di funzionalità inutili che rallentano il sistema e che possono comportare vincoli a lungo termine. Uno scotto più costoso di quanto si pensi.

Il problema dei vincoli a Plugin e Template

Una situazione enormemente comune è quella in cui si avvia un progetto, ad esempio un progetto editoriale, affidandosi a sistemi già esistenti con un po’ di leggerezza. Nel breve termine si tratta di una soluzione efficiente, soddisfa una necessità con poco sforzo.
Ma nel lungo termine può divenire un vincolo rischioso.

Sia chiaro, questo non significa che bisogna reinventare la ruota per ogni funzionalità. Per alcune soluzioni l’uso di plugin già esistenti, rodati e sicuri è la scelta più appropriata.

Un caso d’uso: un plugin per le newsletter installato ad inizio progetto

Parliamo di un caso reale: l’uso di un plugin per le newsletter.
Si tratta di un plugin che può risolvere il problema della configurazione delle newsletter in pochi minuti, ma nel lungo termine può completamente intasare le risorse server, il database e portare a segnalazioni spam sull’intero dominio.

Il motivo è semplice: la lista degli iscritti e tutti i dati delle analitiche saranno salvati sul database su cui poggia l’installazione WordPress, riempiendo la stessa, inoltre, di molti dati temporanei (come i transient) e magari dati orfani. Inoltre le email, a meno di una configurazione custom SMTP, saranno inviati dal server tramite il dominio, che sarà quindi penalizzato a lungo andare.

Risultato: si rende necessario l’acquisto di un hosting più costoso per tamponare la perdita di prestazioni, performance del backend molto meno efficienti e le email potrebbero non giungere mai, neppure quelle aziendali.

Quanto è importante la personalizzazione di template e plugin?

Personalizzare template e plugin è cruciale nel lungo termine su medi e grandi progetti, così da evitare i limiti imposti da soluzioni generiche e ridurre i problemi che si manifestano nel lungo termine.
Quando sviluppiamo un plugin su misura, possiamo creare funzionalità che non sovraccaricano il database, evitando dati ridondanti o inutili.

Questo significa mantenere il sito leggero e performante, anche dopo anni di utilizzo riducendo il tempo necessario alla sua manutenzione, riducendo i rallentamenti, i momenti di down e soprattutto le scarse performance in termini di Core Web Vitals.

La stessa logica vale per i template personalizzati: non solo possiamo adattare il design alle esigenze del brand, ma possiamo ottimizzare la struttura del codice per garantire tempi di caricamento ridotti e migliorare l’esperienza utente.

Quando si progettano template e plugin su misura, ogni elemento è pensato per lavorare in sinergia con il resto del sistema, prevenendo i colli di bottiglia che spesso si verificano con soluzioni standard. Il risultato è un sito web più efficiente, sicuro e scalabile, che non si blocca di fronte a una maggiore affluenza di utenti o a funzionalità aggiuntive e che soprattutto vi consente di operare più rapidamente. Vediamo meglio quest’ultimo punto, perché spesso viene sottovalutato.

Un caso d’uso: un plugin su misura per l’aggregazione di eventi

Il primo progetto editoriale su cui ho lavorato era un nostro progetto che trattava, principalmente, eventi sul piano locale. Una tipologia di post molto efficace era quello con gli “eventi del weekend”, consigliando alle persone cosa fare durante il weekend.

Dopo centinaia e centinaia di eventi trattati, era diventato davvero difficile e tedioso fare gli articoli con gli eventi del weekend dato che era difficile reperire gli eventi tra i tanti articoli ed era difficile per l’articolista sviluppare il testo ogni settimana.

La soluzione fu lo sviluppo di due plugin su misura.

Il calendario degli eventi con ricerca degli eventi per data

La prima soluzione è stata l’introduzione di dati strutturati negli eventi, con esplicita indicazione di date, orari e luoghi degli eventi. Il che ci ha consentito non solo di introdurre gli schema.org degli eventi, un grosso punto a favore agli occhi di Google, ma anche di sviluppare delle Rest API da cui è derivato un calendario degli eventi.

Con un solo plugin avevamo due grandi vantaggi: ora potevamo cercare quali erano gli eventi del weekend con pochi passi e stavamo dando un servizio utile agli utenti.
Da una necessità è nata una soluzione più agevole per noi e una pagina che si è ben posizionata perché gli utenti la trovavano estremamente utile.

L’aggregatore di eventi

Ora che avevamo tutti i dati sugli eventi, tra date, orari e luoghi, potevamo anche risolvere agevolmente il problema degli articoli con gli eventi del weekend.

Abbiamo sviluppato un plugin che, tramite una comoda interfaccia di inserimento, ci consentiva di classificare e inserire gli eventi uno ad uno prendendoli direttamente dagli articoli sul singolo evento, oppure anche manualmente.
Ora la creazione dell’articolo sui weekend richiedeva tra 10 e 15 minuti, contro le 5 o 6 ore precedenti!


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