Come indicizzare rapidamente un articolo sui motori di ricerca

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La posizione di un articolo sui motori di ricerca è cruciale per garantirne la visibilità e il successo, ma prima di essere posizionato un articolo deve essere indicizzato da parte dei motori di ricerca. L’indicizzazione è il processo attraverso il quale i motori di ricerca registrano e classificano i contenuti, rendendoli eventualmente accessibili agli utenti, se non c’è questa non c’è posizionamento.

Per ottenere una rapida indicizzazione, ecco qualche piccolo consiglio utile da seguire.

L’invio manuale dell’url a google search console

Uno dei primi passi per far indicizzare un articolo rapidamente è l’invio manuale dell’URL tramite Google Search Console. Tramite questo strumento, Google consente ai webmaster di comunicare direttamente a Google l’esistenza di nuovi contenuti.

Come si fa:

  • Accedere a Google Search Console.
  • Selezionare la proprietà del sito.
  • Utilizzare la funzione “Controlla URL” per incollare l’URL dell’articolo.
  • Clicca su richiesta di indicizzazione.
Schermata di richiesta indicizzazione su GSC

Utilizzo delle Google Indexing API

Le Google Indexing API offrono un metodo per notificare Google riguardo a nuove pubblicazioni. Questa API è particolarmente utile per i siti di notizie e per i contenuti che vengono aggiornati frequentemente.

Ma attenzione: da documentazione Google raccomanda di usare queste API solo per la pubblicazione di annunci di Lavoro o eventi in Broadcast Live. È vero che negli anni si è fatto uso di queste API anche per pagine normali, ma è giusto farlo presente anche perché la politica di Google sullo spam è molto stringente.

Come usarle:

  • Registrare il progetto su Google Cloud.
  • Attivare l’API di indicizzazione.
  • Implementare la chiamata API per inviare l’URL del nuovo articolo (serve qualche capacità di coding)

Uso di servizi di ping

I servizi di ping, come Pingomatic o Pingler, possono essere utilizzati per notificare vari aggregatori e motori di ricerca riguardo a nuovi contenuti. Si tratta di strumenti che inviano segnali ai motori di ricerca per velocizzare la scansione.

Suggerisco di usare questi:

  • http://blogsearch.google.com/ping/RPC2
  • http://rpc.pingomatic.com
  • http://ping.feedburner.com
  • http://rpc.weblogs.com/RPC2
  • http://www.pingmyblog.com

Se avete un sito WordPress, è sufficiente inserirli in Impostazioni -> Scrittura.

Dove inserire gli url per i ping

Creazione di link interni

La creazione di link interni da pagine già ben indicizzate è un metodo efficace per migliorare la visibilità del nuovo articolo, dato che il motore di ricerca arriverà al contenuto tramite il link. I link interni aiutano i motori di ricerca a scoprire nuovi contenuti e a distribuirne il valore SEO.

Cosa devi fare:

  • Identificare articoli pertinenti già pubblicati.
  • Aggiungere link al nuovo articolo in modo naturale.
  • Assicurarsi che i link siano contestuali e utili per l’utente.

Backlink da siti esterni

I backlink provenienti da siti esterni autorevoli o ben indicizzati sono fondamentali per migliorare l’autorità del nuovo articolo dato che i motori di ricerca considerano i backlink come un segnale di fiducia e rilevanza. Ma sono utili anche per velocizzare l’indicizzazione dato che, come prima, spingono il motore di ricerca a seguire il link e quindi a scoprire l’articolo

Dai sempre un occhio all’ottimizzazione del crawl budget

Ottimizzare il crawl budget è essenziale per garantire che i motori di ricerca possano indicizzare i contenuti più importanti. È possibile ad esempio bloccare tramite robots.txt le aree non rilevanti del sito, oppure ridurre i contenuti duplicati o poco importanti, come i tag vuoti o con un solo articolo.

Inoltre un basso Time To First Byte è fondamentale, dato che Google dedicherà un tempo ben definito al nostro sito, quindi più è veloce ad accedere al contenuto, tante più pagine potrà scansionare e quindi indicizzare.

Pertanto ricordati di:

  • Analizzare le pagine del sito per identificare contenuti non necessari.
  • Utilizzare robots.txt per impedire la scansione di pagine irrilevanti.
  • Eliminare o unire contenuti duplicati o futili per migliorare l’efficienza della scansione.
  • Migliorare la velocità di caricamento delle pagine

Crea una o più sitemap

Le sitemap sono la cosa che, nella mia esperienza, migliora maggiormente l’indicizzazione di un articolo. Su alcuni siti ho risolto l’indicizzazione lenta, riducendola anche a pochi secondi, semplicemente inserendo sitemap dedicate a determinate categorie con pochi articoli (ad esempio gli ultimi 10).

Il crawler budget viene sprecato anche per la consultazione della sitemap, non scordarlo!

Elenco di alcune sitemap

Invio dell’url tramite api di Bing

Oltre a Google, è possibile richiedere l’indicizzazione su Bing inviando l’URL tramite la sua API. Ciò aumenta la probabilità che anche Google scansiona il contenuto.

Come fare:

  • Registrare un account su Bing Webmaster Tools.
  • Utilizzare l’API per inviare l’URL del nuovo articolo, su WordPress è presente un plugin proprio di Bing a questo scopo, ma è possibile effettuare la stessa operazione con poche righe di codice senza aggiungere un ulteriore plugin.

Utilizzo dell’rss feed

L’RSS feed può essere un utile strumento per segnare nuovi contenuti agli aggregatori. Alcuni aggregatori, sistemi e strumenti di monitoraggio utilizzano gli RSS feed per rimanere aggiornati sui nuovi articoli.

Struttura html pulita e seo-friendly

Mantenere una struttura HTML pulita e SEO-friendly è fondamentale per facilitare l’indicizzazione. Un codice ben strutturato aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto e più rapidamente, usando in maniera più efficiente il crawler budget.

I consigli sono:

  • Utilizzare tag HTML appropriati per titoli, sottotitoli e paragrafi.
  • Ottimizzare le immagini con tag alt descrittivi.
  • Ridurre il codice non necessario per migliorare i tempi di caricamento e ridurre la dimensione della DOM.

Aumento della frequenza di aggiornamento del sito

Aumentare la frequenza di aggiornamento del sito, pubblicando contenuti in modo più regolare, può migliorare l’indicizzazione. I motori di ricerca tendono a scansionare più frequentemente i siti che pubblicano contenuti freschi più frequentemente.

Per fare ciò devi:

  • Stabilire un calendario editoriale.
  • Pubblicare articoli regolarmente per mantenere l’interesse degli utenti.
  • Monitorare le prestazioni del sito per adattare la strategia di contenuti.

Inserimento in directory di qualità

Inserire il nuovo articolo in directory di qualità e ben indicizzate può contribuire a migliorare la sua visibilità e può rendere più veloce l’indicizzazione. Le directory possono fungere da hub per il traffico e creano collegamenti esterni.

Per farlo devi:

  • Identificare directory pertinenti e di alta qualità.
  • Registrare il sito e inviare il nuovo articolo.
  • Assicurarsi che la directory sia attivamente monitorata dai motori di ricerca.

Sfrutta google news

Per i siti che pubblicano notizie o contenuti di interesse pubblico, sfruttare Google News può migliorare notevolmente la visibilità. Google News è un aggregatore di notizie che può portare un traffico considerevole ed essendo un sistema dedicato con fonti separate (spesso RSS) può migliorare la velocità di indicizzazione.

Per farlo devi:

  • Avere un sito registrato su Google News (ora non è più possibile farlo manualmente)
  • Assicurarsi di seguire le linee guida editoriali di Google News.
  • Pubblicare contenuti freschi e rilevanti per attrarre lettori così da aumentare la frequenza di aggiornamento di Google News.

Condivisione su forum e community di settore

Come con le directory, la condivisione su forum e community di settore consente di aumentare la visibilità del nuovo articolo. I motori di ricerca possono rilevare più rapidamente il nuovo contenuto attraverso queste piattaforme seguendo i link.

Per farlo devi:

  • Identificare forum e community pertinenti.
  • Partecipare attivamente e condividere il nuovo articolo.
  • Rispondere a domande e interagire con altri membri per aumentare l’interesse.

Scopri di più da Matteo Morreale

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