Google Ads è la piattaforma pubblicitaria di Google che consente alle aziende di raggiungere potenziali clienti nei momenti più rilevanti, sfruttando una vasta rete di canali digitali. Si tratta di un sistema pubblicitario estremamente potente, scalabile e misurabile, adatto sia alle grandi aziende che alle piccole realtà locali.
Di cosa parleremo..
Da Google AdWords a Google ADS: l’evoluzione
Lanciata nel 2000 con il nome AdWords, la piattaforma è stata rinominata Google Ads nel 2018, segnando un importante passo verso l’automazione e l’accessibilità. Dal 2025, ha assunto una forma sempre più AI-driven, con strumenti intelligenti in grado di creare, gestire e ottimizzare le campagne anche per gli utenti meno esperti.
Nonostante il rebranding, molti inserzionisti ancora oggi cercano “AdWords”, segno di quanto sia stata radicata quella prima versione nella cultura digitale.
Oggi Google Ads si presenta come un ecosistema completo, in cui automazione e performance si fondono per massimizzare i risultati pubblicitari.
Perché Google ADS è importante nel marketing digitale
Con miliardi di ricerche effettuate ogni giorno, Google rappresenta il punto di partenza per gran parte delle decisioni di acquisto. Google Ads permette di intercettare gli utenti proprio nel momento in cui stanno cercando una soluzione, mostrando annunci pertinenti e misurabili.
I suoi punti di forza sono:
- Altissima efficacia
- Possibilità di misurare tutto
- Flessibilità di budget
- Adattabilità anche per piccole imprese
Che cos’è il modello Pay-per-Click, il più diffuso su Google ADS
Il cuore del sistema è il Pay-Per-Click (PPC): l’inserzionista paga solo quando l’utente clicca sull’annuncio. Un sistema intelligente e ottimizzato in tempo reale dall’intelligenza artificiale, che migliora continuamente le performance in base ai dati raccolti.
Come funziona il sistema d’asta: come vengono scelti gli annunci da mostrare
Ogni volta che un utente fa una ricerca su Google, si attiva un’asta istantanea tra gli inserzionisti che hanno puntato su keyword pertinenti.
L’ordine degli annunci non è determinato solo dall’offerta, ma da una serie di fattori:
- Offerta per clic
- Punteggio di qualità
- Pertinenza dell’annuncio rispetto alla query
- Estensioni e contesto
- Previsioni dell’AI
Quality Score: cos’è e perché fa la differenza
Il Quality Score è un valore da 1 a 10 che Google assegna a ogni combinazione keyword-annuncio. Un punteggio elevato consente di abbassare i costi pubblicitari e ottenere posizioni migliori nei risultati.
Il Quality Score è uno degli elementi più influenti all’interno del sistema d’asta di Google Ads, eppure viene spesso sottovalutato o frainteso.
Google assegna un Quality Score ad ogni parola chiave per la quale l’inserzionista sta applicando, valutando la qualità complessiva dell’annuncio, della pagina di destinazione e dell’esperienza dell’utente. Un punteggio più alto non solo migliora la posizione dell’annuncio, ma può anche ridurre sensibilmente il costo per clic, rendendo più efficiente il budget pubblicitario.
Il Quality Score si basa infatti su tre fattori principali:
- CTR previsto (percentuale di clic attesa): ovvero quanto è probabile che l’annuncio venga cliccato rispetto ad altri nella stessa asta.
- Pertinenza dell’annuncio: misura quanto l’annuncio è coerente con la parola chiave e con l’intento di ricerca dell’utente.
- Esperienza sulla landing page: Google valuta se la pagina di destinazione è utile, pertinente, veloce e facile da navigare.
Migliorare il Quality Score richiede un lavoro sinergico su più fronti: scrivere annunci più efficaci, selezionare keyword mirate, ottimizzare le pagine di atterraggio e monitorare costantemente le performance. Non si tratta di una metrica fissa: viene aggiornata regolarmente in base ai risultati ottenuti nel tempo. Investire in un buon Quality Score significa ottenere più visibilità a parità di spesa, o addirittura spendere meno per ottenere di più.

Dove appaiono gli annunci Google ADS?
Gli annunci possono comparire in moltissimi spazi digitali, tra cui:
- Nei risultati di ricerca di Google
- Sui siti partner della rete Display
- Su YouTube
- In app mobili
- Su Google Maps
- All’interno delle nuove esperienze AI conversazionali
Quali sono i principali tipi di campagne Google ADS nel 2025
Campagne search
Annunci testuali che appaiono nei risultati di ricerca quando l’utente cerca una parola chiave specifica. Nel 2025 sono dinamici e personalizzati in base al contesto.
Campagne display
Banner e annunci visivi che compaiono su siti web, app e video. Perfetti per fare branding, supportano un remarketing intelligente grazie al nuovo targeting AI.
Campagne shopping
Ideali per chi ha un e-commerce: mostrano immagini, prezzi e link ai prodotti. Dal 2025, consentono anche acquisti diretti dai risultati di ricerca.
Campagne video
Annunci su YouTube e canali partner, sia skippabili che non. Offrono strumenti avanzati per testare i contenuti e migliorare le performance video.
Campagne performance max
Il formato più evoluto, che sfrutta tutti i canali Google (Search, Display, YouTube, Gmail, Maps) con una gestione completamente automatizzata e ottimizzazione continua tramite AI, anche grazie al nuovo modulo Power Pack.
Quanto costa Google ADS e come si imposta un budget efficace
Determinare quanto costa investire su Google Ads dipende da numerosi fattori, ma la piattaforma offre abbastanza flessibilità da poter essere utilizzata sia da piccole attività che da grandi aziende. I modelli di pagamento disponibili permettono di adattare le campagne agli obiettivi di marketing.
Quali sono i modelli di pagamento disponibili
- PPC: costo per clic
- CPM: costo per mille visualizzazioni
- CPV: costo per visualizzazione video
- CPA: costo per azione completata
Quale metodo di costo utilizzare
Il più utilizzato è il PPC (Pay-Per-Click), in cui si paga solo quando l’utente clicca sull’annuncio. Ma esistono anche il CPM, ovvero il costo per mille visualizzazioni, il CPV, pensato per le visualizzazioni dei video, e il CPA, che addebita un costo solo quando l’utente compie un’azione specifica, come un acquisto o la compilazione di un form.
Come calcolare il budget
Per impostare un budget iniziale, è fondamentale definire con chiarezza gli obiettivi della campagna: si vuole ottenere traffico? Lead? Vendite? A quel punto bisogna stimare il valore di ogni conversione, cioè quanto è disposto a pagare il brand per ottenere un determinato risultato.
Una cifra di partenza consigliata per test e prime campagne deve essere comunque non inferiore a 20–30 euro al giorno, ma comunque può variare in base al settore. L’importante è monitorare costantemente le performance e ottimizzare nel tempo in base ai dati raccolti.
In breve: per partire è utile:
- Definire con chiarezza gli obiettivi
- Stimare il valore di ogni conversione
- Impostare un budget di almeno 20–30€ al giorno
- Monitorare e ottimizzare nel tempo
Cosa influenza il costo della campagna
Il costo effettivo di una campagna è influenzato da diversi elementi. La competizione sulle keyword è uno dei principali: più una parola chiave è ricercata e ambita, maggiore sarà il costo per clic.
Il Quality Score, come visto, incide notevolmente sul prezzo, premiando gli annunci più pertinenti con costi inferiori. Anche il targeting contribuisce: selezionare dispositivi specifici, fasce orarie o aree geografiche ristrette può modificare il costo finale, rendendolo più o meno competitivo a seconda della domanda pubblicitaria in quel segmento.
Fattori che influenzano il costo
- Competizione sulle keyword
- Quality Score degli annunci
- Targeting (dispositivo, orario, area geografica)
Come si fa la ricerca parole chiave e come costruire una base solida per le campagne
La scelta delle parole chiave è uno degli aspetti più cruciali di qualsiasi campagna Google Ads. Una ricerca ben fatta permette di intercettare il giusto pubblico al momento giusto e ottimizzare ogni euro speso.
- Utilizza lo strumento Google Keyword Planner
Il Keyword Planner è uno strumento gratuito di Google che permette di scoprire parole chiave rilevanti per il proprio settore, visualizzarne il volume di ricerca mensile, il livello di concorrenza e una stima del costo per clic (CPC). È utile non solo per trovare keyword dirette, ma anche per individuare famiglie semantiche e query correlate su cui costruire i gruppi di annunci. - Aggiungi parole chiave negative
Le parole chiave negative servono a escludere ricerche non pertinenti, evitando clic indesiderati e sprechi di budget. Ad esempio, se vendi corsi di fotografia a pagamento, potresti voler escludere parole come “gratis” o “download”, per evitare utenti in cerca di contenuti gratuiti. È una delle strategie più sottovalutate, ma fondamentali per aumentare la qualità del traffico. - Bilancia keyword generiche e specifiche
Un buon account Google Ads deve contenere un mix strategico di parole chiave ampie e long tail. Le keyword generiche (es. “scarpe running”) offrono grandi volumi ma anche alta concorrenza e minor intento d’acquisto. Al contrario, le keyword più specifiche o long tail (es. “scarpe running uomo ammortizzate taglia 44”) hanno volumi più bassi, ma intento più chiaro e tassi di conversione spesso superiori. La chiave sta nel testare, misurare e ottimizzare continuamente in base ai dati reali.
Come creare la prima campagna: guida ai passaggi fondamentali
Configurazione iniziale
- Accedi a Google Ads
- Clicca su Inizia ora
- Imposta la fatturazione e collega Google Analytics 4

Ricerca parole chiave
- Utilizza il Keyword Planner per cercare le famiglie di Keyword su cui vuoi competere
- Aggiungi keyword negative, ovvero le keyword che vuoi escludere
- Trova un buon mix tra parole generiche e specifiche
Scrittura degli annunci
- Includi le keyword principali nei titoli
- Inserisci una chiamata all’azione chiara
- Crea più varianti per effettuare test A/B
Targeting e budget
- Imposta area geografica, dispositivi, orari, demografia
- Parti con un budget minimo consigliato di 20–30€/giorno
Un esempio pratico di sponsorizzata Google ADS con ricerca keyword e struttura gruppo annunci
Ipotesi: vendi scarpe da running per uomo tramite e-commerce
🔍 Fase 1 – ricerca keyword con keyword planner
Con il Google Keyword Planner, imposti come base una parola chiave generica, ad esempio “scarpe da running uomo”, e analizzi i suggerimenti. Ecco alcuni esempi ottenibili:
Keyword suggerita | Volume mensile stimato | Concorrenza | CPC medio |
---|---|---|---|
scarpe da running uomo | 12.000 | Alta | 0,80 € |
scarpe running uomo ammortizzate | 3.200 | Media | 1,20 € |
scarpe corsa uomo decathlon | 1.000 | Alta | 0,65 € |
scarpe running uomo sconto | 2.700 | Alta | 0,95 € |
scarpe running uomo taglia 44 | 800 | Bassa | 1,10 € |
✅ In questa fase individui:
- Keyword primarie: ad alto volume e alta pertinenza
- Keyword secondarie: più specifiche (long tail), con minor volume ma intenti più chiari
- Keyword da escludere: ad esempio, “scarpe corsa donna”, “scarpe bambini”, “gratis”, “PDF catalogo”
Campagna: Scarpe Running Uomo
➤ Gruppo Annunci 1: keyword generiche ad alto volume
Keyword:
- [scarpe da running uomo]
- [scarpe corsa uomo]
- [scarpe sportive uomo corsa]
Annunci:
- “Scarpe Running Uomo in Offerta – Ordina Online Subito!”
- “Scopri le Migliori Scarpe da Corsa per Uomo – Spedizione Rapida!”
➤ Gruppo Annunci 2: keyword specifiche per caratteristiche
Keyword:
- [scarpe running uomo ammortizzate]
- [scarpe corsa uomo leggere]
- [scarpe running uomo pronatori]
Annunci:
- “Ammortizzazione Avanzata – Perfette per Ogni Allenamento!”
- “Scarpe Tecniche Uomo – Massimo Comfort, Prestazioni Elevate”
➤ Gruppo Annunci 3: keyword per brand / competitor
Keyword:
- [scarpe running uomo decathlon]
- [nike scarpe corsa uomo]
- [adidas scarpe running uomo]
Annunci:
- “Alternative a Decathlon? Scopri il Nostro Modello Più Venduto”
- “Scarpe Running Nike? Prova il Nostro Modello Top!”
➤ Parole chiave negative a livello campagna:
- donna, bambini, usate, gratis, PDF, catalogo, recensioni, forum, riparazione, noleggio
Novità 2025: AI, automazione e nuove funzionalità che rivoluzionano la gestione delle campagne
Nel 2025 Google Ads ha integrato in modo sempre più profondo l’intelligenza artificiale per semplificare e potenziare ogni fase delle campagne pubblicitarie. L’obiettivo è ridurre il carico operativo per gli inserzionisti e massimizzare il rendimento sfruttando l’analisi predittiva e l’automazione.
Power pack: il motore AI che gestisce tutto al posto tuo
Il Power Pack è una suite avanzata di strumenti basati sull’intelligenza artificiale che consente di automatizzare l’intero ciclo di vita della campagna, dalla creazione all’ottimizzazione.
Con il Power Pack attivo, l’AI:
- Genera automaticamente contenuti pubblicitari testuali e visivi ottimizzati per ogni canale
- Distribuisce il budget in tempo reale dove le performance sono migliori (Search, Display, YouTube, Gmail, Maps)
- Testa e perfeziona i messaggi pubblicitari grazie a un sistema continuo di A/B testing automatizzato
È pensato per chi desidera ottenere performance elevate anche senza una gestione manuale costante, ideale per PMI o agenzie con molti account da seguire.
Ottimizzazione delle offerte in tempo reale
L’AI analizza in modo continuo il comportamento degli utenti, i dati storici, il contesto dell’asta e i segnali in tempo reale (ora del giorno, dispositivo, localizzazione, cronologia di navigazione) e modifica automaticamente le offerte per ogni singola impression.
In pratica:
- Se un utente ha più probabilità di convertire, Google può alzare in automatico l’offerta per assicurarsi la visualizzazione dell’annuncio
- Se il contesto non è favorevole (es. orario notturno con basso tasso di conversione), l’offerta viene abbassata o esclusa
Questo meccanismo garantisce efficienza massima del budget e permette di ottenere più conversioni con lo stesso investimento, soprattutto su campagne come Performance Max.
Gateway dei tag: nuova generazione di tracciamento delle conversioni
Il Gateway dei Tag è l’evoluzione dei vecchi sistemi di monitoraggio (come il tag di conversione classico). Si tratta di un’infrastruttura centralizzata e intelligente per la gestione dei tag pubblicitari, che ha tre obiettivi principali:
- Raccogliere dati di conversione più accurati, anche in un contesto in cui i cookie stanno scomparendo
- Rispetto delle normative sulla privacy, grazie a strumenti integrati per la gestione del consenso e la pseudonimizzazione dei dati
- Alimentare l’AI con dati migliori, migliorando l’efficacia delle strategie di offerta e targeting
Si tratta di uno strumento fondamentale per ottenere una visione chiara del valore generato dalle campagne, evitando errori di attribuzione e perdite di dati dovute a blocchi lato browser o regolamenti come il GDPR.
Il Gateway dei Tag è una funzionalità avanzata introdotta da Google Ads nel 2025 per migliorare la gestione e il monitoraggio delle conversioni, rispettando le normative sulla privacy. Consente di raccogliere dati più accurati sulle interazioni degli utenti, anche in un contesto in cui i cookie stanno scomparendo, fornendo informazioni utili all’intelligenza artificiale per ottimizzare le campagne pubblicitarie.
Come configurare il gateway dei tag su wordpress
Per configurare il Gateway dei Tag su un sito WordPress, è necessario integrare Google Tag Manager (GTM), poiché il Gateway dei Tag si basa su GTM per la gestione dei tag. Ecco i passaggi principali:
1. creare un account e un contenitore in google tag manager
- Visita Google Tag Manager e accedi con il tuo account Google.
- Crea un nuovo account e un contenitore selezionando “Web” come piattaforma di destinazione.
- Dopo la creazione, GTM fornirà due snippet di codice: uno da inserire nella sezione
<head>
e l’altro subito dopo l’apertura del tag<body>
del tuo sito.
2. integrare gtM nel tuo sito wordpress
Esistono diversi metodi per integrare GTM in WordPress
a. utilizzo del plugin “google tag manager for wordpress” (gtm4wp):
- Installa e attiva il plugin Google Tag Manager for WordPress.
- Inserisci l’ID del contenitore GTM (es. GTM-XXXXXX) nelle impostazioni del plugin.
- Configura le opzioni disponibili, come il posizionamento del codice e l’inclusione di dati nel Data Layer.
b. utilizzo del plugin “site kit by google”:
- Installa e attiva il plugin Site Kit by Google.
- Durante la configurazione, collega il tuo account Google e seleziona il contenitore GTM da utilizzare.
- Site Kit inserirà automaticamente i codici GTM nelle sezioni appropriate del tuo sito.
c. inserimento manuale del codice:
- Accedi al pannello di amministrazione di WordPress e vai su “Aspetto” > “Editor del tema”.
- Modifica il file
header.php
del tuo tema (preferibilmente un tema child per evitare perdite durante gli aggiornamenti). - Incolla lo snippet GTM nella sezione
<head>
e l’altro subito dopo l’apertura del tag<body>
.
3. configurare il gateway dei tag in google tag manager
- Accedi al tuo account GTM e seleziona il contenitore associato al tuo sito.
- Crea nuovi tag o modifica quelli esistenti per includere le configurazioni del Gateway dei Tag.
- Utilizza le opzioni disponibili per definire le condizioni di attivazione dei tag, le variabili e i trigger, in modo da raccogliere dati precisi sulle conversioni.
4. verificare l’implementazione
- Utilizza lo strumento Tag Assistant per verificare che i tag siano installati correttamente e attivi sul tuo sito.
- Controlla che i dati delle conversioni vengano tracciati come previsto nel tuo account Google Ads.
I vantaggi di google ads
- Visibilità immediata nei motori di ricerca
- Targeting altamente preciso
- Controllo completo sul budget
- Analisi dei risultati in tempo reale
Consigli pratici per ottenere risultati migliori
- Integra Google Ads con Analytics per tracciare il ROI
- Monitora costantemente le campagne
- Utilizza parole chiave negative con intelligenza
- Sperimenta diverse CTA e formati di annuncio