Attributi ARIA, cosa sono, come si usano e perché migliorano SEO e accessibilità

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Gli attributi ARIA sono una parte fondamentale dello sviluppo web moderno. Nati per migliorare la comunicazione tra le interfacce e le tecnologie assistive, permettono di rendere accessibili anche quelle parti della pagina che nativamente non lo sarebbero.

Comprendere come funzionano gli attributi ARIA significa progettare siti che rispettano le esigenze di tutti gli utenti, migliorano la qualità del codice e contribuiscono in modo concreto anche all’ottimizzazione SEO.

Come funzionano gli attributi ARIA

Gli attributi ARIA si applicano direttamente agli elementi HTML attraverso l’aggiunta di proprietà specifiche che aiutano le tecnologie assistive a interpretare correttamente il contenuto e il comportamento della pagina. Non modificano l’aspetto grafico o il funzionamento per gli utenti comuni, ma arricchiscono le informazioni “invisibili” disponibili per chi naviga con strumenti come screen reader o tastiere alternative.

Ogni attributo ARIA ha uno scopo preciso: può descrivere un ruolo, definire uno stato, fornire una descrizione contestuale o indicare relazioni tra elementi. Il loro utilizzo corretto richiede attenzione, perché un impiego errato può peggiorare l’accessibilità invece di migliorarla.

Quali sono i principali attributi ARIA da conoscere

Gli attributi ARIA più utilizzati servono per definire ruoli, stati e proprietà degli elementi web. Alcuni sono fondamentali per rendere una pagina realmente accessibile, senza compromettere la struttura HTML esistente.

Tra i principali attributi da conoscere troviamo:

  • aria-label: fornisce un’etichetta testuale a un elemento che può non avere un’etichetta visibile.
  • aria-labelledby: collega un elemento a un altro elemento che funge da etichetta.
  • aria-describedby: collega un elemento a uno o più elementi che forniscono una descrizione supplementare.
  • aria-hidden: indica che un elemento deve essere ignorato dalle tecnologie assistive.
  • aria-live: segnala agli screen reader che una sezione della pagina può aggiornarsi dinamicamente.
  • aria-expanded: indica se un elemento espandibile è attualmente aperto o chiuso.

Esempi pratici di utilizzo degli attributi ARIA

Gli attributi ARIA si integrano direttamente all’interno del codice HTML, senza alterare la struttura visiva del sito. Inserirli nel modo corretto è essenziale per garantire una buona accessibilità senza compromettere le funzionalità esistenti.

Ecco alcuni esempi pratici di utilizzo:

Etichettare un’icona senza testo visibile:

<button aria-label="Chiudi">X</button>

Descrivere un elemento attraverso un altro:

<input type="text" aria-labelledby="etichetta-nome">
<span id="etichetta-nome">Nome completo</span>

Nascondere un elemento dallo screen reader:

<div aria-hidden="true">
Contenuto decorativo non rilevante
</div>

Indicare aggiornamenti dinamici:

<div aria-live="polite">
Notifica: nuovo messaggio ricevuto.
</div>

Come gli attributi aria aiutano gli utenti con disabilità

Gli attributi ARIA giocano un ruolo centrale nel rendere il web accessibile agli utenti con disabilità. Attraverso l’uso corretto di questi attributi, possiamo colmare le lacune che spesso esistono nelle interfacce grafiche, fornendo informazioni aggiuntive che permettono una navigazione autonoma e sicura.

Per chi utilizza screen reader, ad esempio, gli attributi ARIA forniscono descrizioni, etichette e stati aggiornati in tempo reale che altrimenti non sarebbero percepibili. Anche utenti con disabilità motorie o cognitive beneficiano di una struttura semantica più chiara, che semplifica l’interazione con i contenuti.

In particolare, gli attributi ARIA sono fondamentali per:

  • migliorare la comprensione dei contenuti dinamici;
  • facilitare la navigazione da tastiera;
  • rendere interpretabili componenti complessi come modali, menu o slider.

Attributi ARIA e SEO, ci sono vantaggi?

Anche se gli attributi ARIA non influenzano direttamente il ranking sui motori di ricerca, il loro utilizzo corretto contribuisce a creare pagine web più comprensibili e strutturate, migliorando l’usabilità complessiva del sito.
Un sito più accessibile tende a offrire un’esperienza utente migliore, un fattore che Google considera sempre più importante per la valutazione della qualità.

Ma al di là di questo, ricordiamoci inoltre che il primo tag di supporto all’accessibilità fu proprio il TAG ALT che descrive il contenuto delle immagini, diventato poi fondamentale per Google. Nulla vieta che non accade anche per Google, il quale, di fatto, è principalmente un utente non vedente.

Inoltre, una buona struttura semantica aiuta gli spider dei motori di ricerca a comprendere meglio i contenuti e le relazioni tra gli elementi della pagina, riducendo anche il consumo di crawler budget. Sebbene gli attributi ARIA siano nati per supportare gli utenti con disabilità, l’effetto collaterale positivo sulla SEO è reale e concreto.

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